Al ballo della scuola con armi e bandiera sudista!

09/05/2015 Educazione, Storia

Il ballo della scuola (detto Prom negli Stati Uniti) è uno dei momenti più attesi dell’anno per tutti gli studenti d’America. Una lunga tradizione che si ripete annualmente, un momento di svago per i ragazzi ma anche una celebrazione dell’appartenenza ad un particolare istituto. Si potrebbero raccontare molte storie sul Prom, tradizione molto americana, dove i ragazzi fanno a gara per accompagnare la ragazza più carina della scuola, vestiti di tutto punto, pronti a far arricchire il fotografo ufficiale dell’evento. Ma in quest’era di social network perché’ non raccontare di qualche gaffe o caduta di stile …

A Parker, in Colorado, un gruppo di amici non vedeva l’ora di condividere su Facebook e Twitter la foto che li ritraeva tutti insieme, vestiti nei loro abiti con i colori più sgargianti (per la verità abbastanza inguardabili) appena prima di recarsi al Prom della loro scuola superiore. Peccato che non sia proprio venuto in mente a nessuno che posare con la bandiera sudista (la “battle flag” usata dagli stati del sud durante la Guerra Civile americana) e impugnando fucili di grosso calibro potesse diventare un caso nazionale.

La bandiera da combattimento (che in realtà non diventò mai la bandiera ufficiale degli Stati Confederati) è vista ancora oggi come simbolo di schiavitù e oppressione nei confronti della popolazione afroamericana. Per molti è un innegabile simbolo di razzismo. I due fucili impugnati dalle ragazze di certo non aiutano a rendere la foto meno “aggressiva”.

Per i ragazzi in questione sarà sicuramente sembrata un’occasione per scattare una foto ricordo “diversa” dalle normali pose pre-serata, un’occasione per mostrare al mondo anche il loro amore per le armi (interpretiamolo solo così, non ci spingiamo oltre) e per esternare la loro “southern pride”, l’orgoglio dei cittadini del sud. Tutto questo denota però un’ignoranza che speriamo questi giovani possano colmare, ma che molti americani del sud ancora rinunciano ad affrontare.

Si possono dire molte cose sulla “battle flag”, che sia un simbolo ribelle, una bandiera di libertà (da uno stato centrale oppressivo) fino ad arrivare al più comune “orgogliosi di essere del sud”, ma tutte questi tentativi di giustificarne l’uso sono storicamente sbagliati. Nel sud degli Stati Uniti si esiste ancora il giorno in cui si celebra la Confederazione, ed è preoccupante vedere la “battle flag” sventolare alta sui parlamenti di quegli stati. La Guerra Civile americana, iniziata dal sud, ha spaccato il paese e provocato centinaia di migliaia di morti, e sebbene le cause della guerra siano più articolate rispetto al solo contrasto tra stati schiavisti e liberi, il sud non ebbe alcuna giusta ragione per proclamare la secessione e iniziare la guerra. Fu un vero e proprio tradimento agli Stati Uniti e alla Costituzione. E allora quando si parla di “southern pride” cosa c’è da celebrare con quella bandiera? L’essere stati schiavisti? Avere perso la guerra? Il tradimento?

Confederate prom

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