Obama limita l’equipaggiamento della polizia

Alla luce del periodo di tensione che vede contrapposte alcune minoranze alla polizia statunitense, sfociato in diversi giorni di proteste in città quali Ferguson (Missouri) e Baltimora (Maryland) a seguito dell’uccisione di sospetti afroamericani, il Presidente degli Stati Uniti Barack Obama ha ordinato la revisione di alcune politiche federali che consentivano ai vari dipartimenti di polizia di ricevere e utilizzare mezzi ed equipaggiamento militare. La decisione è giunta in seguito a raccomandazioni da parte della task force della Casa Bianca, istituita da Obama proprio per analizzare l’operato delle forze di polizia in America.

I dipartimenti di polizia non riceveranno più, tramite il governo federale, veicoli blindati e velivoli armati ma anche lanciagranate e armi di grosso calibro. Anche per quanto riguarda l’equipaggiamento antisommossa ci saranno restrizioni: sarà infatti richiesta la certificazione di un addestramento più completo per poter utilizzare tale equipaggiamento.

La task force della Casa Bianca ha infatti rilevato che nel fornire armamento militare agli agenti di polizia vi è “un rischio sostanziale che tale fornitura sia usata impropriamente o eccessivamente”, il che potrebbe “significativamente minare il rapporto di fiducia tra la polizia e la comunità”.

La militarizzazione della polizia americana ha subito una forte accelerazione dopo l’11 settembre 2001. Il programma 1033 del Pentagono ha consentito di trasferire equipaggiamento militare in eccesso dalle missioni in Afghanistan e Iraq ai dipartimenti di polizia locale praticamente a costo zero. Tutto questo sta cambiando dopo che l’opinione pubblica ha reagito indignata alle tattiche aggressive della polizia in risposta a proteste perlopiù pacifiche. Obama ha accolto le richieste di cambiamento e ha agito, quasi a sorpresa, con un ordine esecutivo dall’efficacia immediata.

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